La Geologia, la difesa del suolo e la mappa del Torrente Vellone nella Città di Varese
La Geologia è una scienza che comprende le attività di studio della geomorfologia che delinea la modifica della struttura della superficie terrestre dovuta a dissesti, idraulica fluviale, ruscellamenti, attività antropiche, ecc... ed è perciò evidente che la polizia idraulica e la difesa del suolo sono attività tecniche che derivano da studi di carattere geologico di analisi delle tendenze evolutive della dinamica geomorfica.
L’attività di polizia idraulica e quella di difesa del suolo, che sarebbe più opportuno definire di protezione territoriale in quanto la difesa del suolo, se si considera la definizione di suolo, non si effettua solo con interventi ma con politiche urbanistiche, ambientali e azioni atte a preservare una risorsa determinante per molti aspetti, non devono essere considerate solo attività attuative (progettazione e realizzazione interventi) ma, in primis, gestionali, cioè interagenti direttamente con le attività antropiche che possono modificare l'assetto geomorfologico. Rientrano, infatti, in queste attività gestionali le classiche azioni di autorizzazione idraulica che devono essere rilasciate in funzione di studi conoscitivi delle problematiche idrauliche del territorio, le pratiche geologiche e di invarianza idraulica (gestione delle acque e studio degli impatti territoriali degli interventi), la gestione delle terre e rocce (scavi e riempimenti - aspetti ambientali di preservazione del suolo), gli aspetti legati al vincolo idrogeologico (soprattutto in ambito di trasformazioni edilizie), aspetti territoriali per i grandi interventi, la gestione delle acque in termini di utilizzo (captazioni superficiali e profonde che possono incidere sugli assetti geologici e sulla gestione delle risorse) e, infine, le bonifiche dei suoli e delle terre contaminate (attività inserita a pieno titolo nella protezione dell'ambiente). Come si vede è necessario sviluppare strutture tecniche che sappiano continuamente osservare il territorio con sopralluoghi di approfondimento conoscitivo dell'evoluzione geodinamica e concretizzare analisi e verifiche dell'assetto territoriale legato alle continue trasformazioni dei sistemi città (positive e negative).
La geologia quindi permette di conoscere e leggere la tendenza evolutiva dei processi in atto e inquadrare i rischi idraulici e idrogeologici in un quadro territoriale complesso come quello ad esempio delle città. Per la riduzione delle problematiche delle città è necessaria l'osservazione del territorio, l'approfondimento scientifico delle tematiche (es. osservazione dei dati che perverranno dai teleidrometri, la pianificazione e la realizzazione di interventi risolutivi e, non da ultimo, la gestione attenta delle attività tecniche sopraindicate che sono la prima grande azione di riduzione dei rischi compartecipata dalla comunità (ogni intervento deve mirare a ridurre gli impatti dell'uomo sulla superficie applicando ad esempio: l’invarianza idraulica e idrologica, attenzione geologica, ecc...). In questo quadro di azione è necessario lavorare con gli amministratori pubblici, affinché la Geologia riprenda il suo spazio scientifico all’interno delie strutture tecniche e svolga il suo principale compito di gestione del territorio, attraverso le attività di conoscenza della pericolosità territoriale e di pianificazione degli assetti territoriali che sono alla base della realizzazione di interventi idraulici sul territorio, che derivano, come detto, dalle osservazioni di dinamica geomorfologica.
A fine articolo, inserisco, per far piacere ad una persona che stimo molto – Geologo Pietro Zuccato – la mappa del Torrente Vellone che sotto passa la Città di Varese. Infatti spesso si definisce questo corso d’acqua come se fosse un fiume fantasma ma nella realtà è più vivo che mai.
Dr. Paolo Pozzi
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