Cultura giardinieristica inglese
Recentemente l’Orticola Varesina si è recata a Londra per visitare una delle più importanti fiere del settore, il Chelsea Flower Show. La fiera è una rappresentazione del giardinaggio e del florovivaismo d’oltremanica.
E’ stata anche un’occasione di conoscenza della cultura giardinieristica del Paese e delle realizzazioni in campo ambientale. E’ comunque da rimarcare come la parte sud dell’Isola goda di un clima molto favorevole, soprattutto per le temperature minime invernali, che a causa della corrente del golfo non scendono sotto lo zero. Gli eventi piovosi hanno frequenza elevata durante l’anno (numero di giorni di pioggia/anno, in alcuni casi il valore si avvicina a 200), pur essendo la piovosità totale annua non elevata (mm/ anno). L’insieme di questi fattori ambientali permette, almeno nelle zone sud ovest, la coltivazione di piante sub tropicali, in presenza di umidità relative elevate ed assenza di eventi piovosi con intensità estrema.
Le specie alle quali appartengono le piante coltivate rispecchiano le felici condizioni climatiche, l’evoluzione giardinieristica delle aziende e le richieste di mercato. Per ciò che riguarda le specie e le tipologie le più diffuse sono: Rose, erbacee perenni (Delphinium, Peonia, Digitalis, Hosta), bulbose (Iris, Giacinto), cespugli da fiore (Ortensia, Peonia, Fuchsia), annuali da fiore (Begonia, Impatiens, Petunia, Dahlia), rampicanti da fiore (Clematis sp, Gelsomino, Glicine), piante aromatiche (Lavanda, Rosmarino e Santolina), piccole piante (Acer palmatum). Quasi assenti le conifere ed i cespugli tappezzanti o coprisuolo (per questo scopo si usano le erbacee perenni), le piante di prima grandezza potenziale (maggior cura nella proporzione fra crescita potenziale delle piante e dimensioni dell’area verde).
Oltre alle piante il giardino inglese contiene molti manufatti, tutti ben inseriti in un contesto naturale – coltivato, quest’ultimo è l’aspetto principale che lo caratterizza. Si trovano comunemente statue, decorazioni, manufatti in legno, strutture per la protezione e la coltivazione delle piante, elementi per l’acqua, bordature, piccole serre, strutture per rampicanti. Una così diffusa cultura giardinieristica ed un frequente ricorso alle cose naturali necessitano di appositi attrezzi per la manutenzione delle opere a verde. Gli ingegneri si sono sbizzarriti nella progettazione di utensili per il giardinaggio, per Cultura giardinieristica inglese 21 l’esecuzione delle operazioni di manutenzione: tagliabordi, arieggiatori, bucatrici, attrezzi manuali per la scerbatura, piantatori, piantabulbi, vanghetti, zollatrici per il prato.
Per ciò che riguarda la disposizione delle piante e le forme delle aree a verde si nota una cura nell’accostamento di piante ed oggetti diversi, ciò presume una conoscenza delle singole piante, del loro sviluppo e delle loro caratteristiche principali. La struttura generale è razionale e utilitaristica, dato che le aree a verde vengono usate ed in esse si trascorre buona parte del tempo libero. In generale in Inghilterra l’attitudine per il giardino è simile a quella presente per l’orto in Italia, in termini di cura delle piante, coltivazione, dedizione, tempo dedicato.
Nel giardino inglese si fa un po’ di tutto, le attività sono la lettura, la conversazione, il riposo, o semplicemente il trascorrere del tempo.
Fra i materiali prevale il legno, quasi assente il cemento, ma utilizzati anche ferro, ghiaietto, cippato quale pacciamatura organica. Il legno è utilizzato anche per piccole strutture per il contenimento dei suoli o per bordature di aspetto naturale. Negli ultimi tempi si è assistito ad un utilizzo crescente delle strutture moderne del giardino: verde verticale, verde pensile, orto verticale, roof garden.
Per le piante è da notare come esista sul mercato un’estrema specializzazione, con produzione di numerose varietà di una stessa specie. La produzione rispecchia una domanda di mercato per avere sempre la disponibilità di nuove varietà di piante già conosciute e già testate nel proprio giardino. Esistono quindi vere e proprie collezioni di facile acquisto, ad esempio di Rose, Digitalis, Calle, Agapanto, ecc.
Da ultimo l’accortezza per i particolari genera la produzione di un abbigliamento adeguato, con capi dedicati all’attività di giardinaggio, per vestire completamente il giardiniere hobbista e quello professionale.
Dr. Luciano Riva