Scheggie di territorio n.2
Girare la provincia di Varese è sempre un piacere perché permette di vedere, oltre alla bellezza del paesaggio nel suo insieme, ambiti di interesse geologico. La geologia è quella parte di scienza che studia come si è formata e modellata nel tempo la terra. È interessante porre l'attenzione su due ambiti che ho potuto visitare recentemente e che mi hanno entusiasmato.
Conoide della Schiranna
Una zona pianeggiante bonificata dall'uomo, con riporti di terre ed altro. A far luce della vicinanza delle acque alla superficie ci sono i calocedri, tipici delle foreste alluvionali.
Via Macchi è il vecchio alveo del Torrente Valle Luna che caratterizza questo comparto geologico. Spesso è avvenuta l'esondazione del Torrente Valle Luna e le acque hanno seguito proprio quella strada, il vecchio del fiume.
I corsi d'acqua hanno memoria e tornano nei vecchi sedimi. Recenti lavori eseguiti lungo Il Torrente Valle Luna lungo la Via Vigevano hanno permesso di evitare questi fenomeni. Il Torrente Valle Luna sfocia a lago e nell'ambito boscato sono presenti vari canali di esondazione che l'acqua ha percorso più volte creando il paesaggio forestale del delta della Schiranna. Che meravigliosi pioppi ci sono in questa zona, chiamarli monumentali è poco. L'area pianeggiante si è generata proprio dai fenomeni di esondazione nel tempo avvenuti nell'area e legati al trasporto solido e alle forti erosioni avvenute nel bacino del corso d'acqua che nasce nella zona di Masnago (Esselunga di Varese).
Conoide /spiaggia di Maccagno
Il conoide di Maccagno è un'area pianeggiante generata dalle esondazioni del Fiume Giona. La spiaggia, soggetta più volte a fenomeni di esondazione grave, è costituita da materiale derivato dalle erosioni di monte (Val Veddasca) e trasportato a valle dal fiume Giona. Questa immagine fa vedere come un'area di conoide, così bella e interessante, sia anche estremamente pericolosa quando il corso attiva la sua forza. Sono questi episodi violenti che hanno al fiume di costruire nel tempo questa bellezza paesaggistica.
Dr. Paolo Pozzi