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L’utilizzo della camera multispettrale in agricoltura

Le moderne tecnologie applicate all'agricoltura stanno rivoluzionando il settore e consentono ai coltivatori di ottenere migliori risultati in termini di resa e qualità dei prodotti.

Tra le tecnologie più innovative e interessanti troviamo sicuramente le camere multispettrali, strumenti avanzati che consentono di monitorare da vicino lo stato di salute delle colture e di individuare eventuali problemi precocemente.

Queste strumentazioni all’avanguardia sono approdate anche nelle scuole, grazie ai finanziamenti degli ultimi anni da parte della Regione Lombardia agli Istituti Agraria, e consentono agli studenti di fare un’esperienza personale con queste strumentazioni raccontate soltanto sui libri di testo scolastici.

La camera multispettrale in dotazione al nostro Istituto è montata su un drone leggero e maneggevole, il quale, sorvolando aree più o meno ampie di territorio, invia a terra delle immagini e grazie a queste immagini multispettrali, i coltivatori possono analizzare diversi parametri, come la clorofilla delle piante, lo stato di idratazione e la presenza di malattie o infestazioni da parassiti. Per avere un’idea di come vengono rimandate le immagini rilevate basta vedere la foto sottostante, dove il paesaggio è rappresentato in una scala di colori non corrispondenti ai colori reali, ma frutto della rielaborazione dei dati rilevati dai sensori.


Le camere multispettrali in funzione di lunghezze d’onda approssimative variabili in funzione dello strumento risultano molto utili per:

• Blu, 450–515..520 nm, viene utilizzato per l’imaging dell’atmosfera e delle acque profonde e può raggiungere profondità fino a 150 piedi (50 m) in acque limpide.

• Verde, 515..520–590..600 nm, viene utilizzato per l’imaging della vegetazione e delle strutture di acque profonde, fino a 90 piedi (30 m) in acque limpide.

• Rosso, 600..630–680..690 nm, viene utilizzato per l’imaging di oggetti artificiali, in acque profonde fino a 30 piedi (9 m), nel suolo e nella vegetazione.

• Vicino infrarosso ( NIR ), 750–900 nm, viene utilizzato principalmente per l’imaging della vegetazione.

• Medio infrarosso ( MIR ), 1550–1750 nm, viene utilizzato per l’imaging della vegetazione, del contenuto di umidità del suolo e di alcuni incendi boschivi.

• Infrarosso lontano ( FIR ), 2080–2350 nm, viene utilizzato per l’imaging del suolo, dell’umidità, delle caratteristiche geologiche, dei silicati, delle argille e degli incendi.

• Infrarosso termico, 10400-12500 nm, utilizza la radiazione emessa al posto della radiazione riflessa per visualizzare strutture geologiche, differenze termiche nelle correnti d’acqua, incendi e per studi notturni.


Radar e le relative tecnologie sono utili per mappare il terreno e per rilevare vari oggetti.

L'utilizzo delle camere multispettrali in agricoltura consente di monitorare la salute delle colture in modo non invasivo e rapido, permettendo di individuare eventuali problemi di crescente precocità. Inoltre, queste camere consentono di ottimizzare l'uso dei fertilizzanti e dei prodotti fitosanitari, riducendo gli sprechi e proteggendo l'ambiente.

Uno degli utilizzi più interessanti delle camere multispettrali è la mappatura delle colture, che consente di individuare aree con problemi di salute o di crescita in modo mirato, permettendo ai coltivatori di intervenire prontamente e di migliorare la resa delle colture.

Questa tecnologia è particolarmente utile anche per la gestione delle risorse idriche, consentendo di ottimizzare l'irrigazione e di ridurre gli sprechi d'acqua.

In conclusione, possiamo dire che le camere multispettrali rappresentano una vera e propria rivoluzione nell'agricoltura moderna, consentendo ai coltivatori di monitorare le proprie colture in modo accurato e efficiente, migliorando la qualità e la resa dei prodotti e riducendo l'impatto ambientale delle pratiche agricole.

Grazie a queste tecnologie all'avanguardia, il settore agricolo può guardare con fiducia al futuro, puntando sempre di più sulla sostenibilità e sull'efficienza delle proprie pratiche.




Dr.ssa Viviana Pacioni



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