La Geologia di Angera
Il Comune di Angera ha una superficie di 17,6 Km2, e si trova nel settore centro-occidentale della Provincia di Varese, lungo le rive del Lago Maggiore. Confina a Nord con il Comune di Ranco e Ispra, a Nord-Est con il Comune di Cadrezzate e Sesto Calende, a Est con il Comune di Taino, e a Sud con il Comune di Sesto Calende.
Il confine occidentale è invece rappresentato dal Lago Maggiore. Il territorio si presenta pianeggiante nella sua parte centrale, e collinare agli estremi occidentale e orientale, e risulta compreso tra i 193 m s.l.m. (Punta Motto della Forca) e i 409 m s.l.m. (San Quirico).
Il Comune è caratterizzato dalla presenza di un nucleo urbano discontinuo sul territorio, dato dall'abitato piuttosto irregolare del capoluogo di Angera (sede comunale), da due frazioni (Barzola e Capronno).
Vi sono inoltre numerosi piccoli agglomerati isolati, tra i quali si distinguono le località Bruschera, Campaccino, C.na Padova, C.na Baranzini, Campaccio, Fornetto, C.na Vigane.
Numerosi anche gli insediamenti rurali sui pendii collinari terrazzati e ricchi di vigneti. A confine con il Comune di Taino, si trova un'ampia area produttiva/industriale.
All'interno dei confini comunali, principalmente lungo le sponde del Lago Maggiore, a sud del capoluogo, si sviluppano aree naturalistiche di notevole valore vegetazionale e faunistico nonché paesaggistico, come i territori del SIC "Paludi della Bruschera" e la ZPS "Canneti del Lago Maggiore".
La zona umida del canneto, le foreste alluvionali e i boschi mesofili della Bruschera rappresentano una delle zone più interessanti dal punto di vista naturalistico della sponda lombarda del Lago Maggiore, poiché la fascia costiera prospiciente l'Isolino Partegora, la Punta detta "Motto della Forca" e la "Punta della Conca", costituiscono la zona umida più ampia e significativa di tutto il Verbano.
Questa zona umida riveste un'importanza internazionale per la presenza di habitat e specie animali e vegetali di interesse comunitario, e in quanto collocata su un'importante rotta migratoria di numerose specie ornitiche, che qui sostano tra i fitti canneti del lago, come moriglioni, morette, strolaghe, folaghe o il tarabuso.
Il territorio comunale presenta formazioni geologiche cronologicamente molto distanti, relative a periodi compresi dal permiano e mesozoico, all’attuale.
Le formazioni presenti possono essere suddivise in tre grossi gruppi:
- zone a substrato roccioso affiorante o subaffiorante che costituiscono le aree in rilievo;
- zone terrazzate o blandamente ondulate con depositi di origine glaciale e fluvio-glaciale;
- zone pianeggianti occupate da depositi di tipo fluvioglaciale, fluvio-lacustre e palustre.
La zona in rilievo del Monte S. Quirico, con morfologia a versanti acclivi e pendenza localmente più accentuata, risulta costituita da rocce porfiroidi compatte di colore rosso, bruno e bianco. Il corpo roccioso rientra nelle Vulcaniti Permiane.
La zona in rilievo con morfologia a versanti acclivi e pendenza localmente più accentuata, ove è tra l'altro ubicata la Rocca Borromeo, è costituita da dolomie, dolomie calcaree e calcari dolomitici compatte di colore prevalentemente bianco-rosato e grigiastro, fino a giallastro. Il corpo roccioso rientra nei Calcari Norici - Formazione della "Dolomia Principale".
Si rinvengono, in particolare, zone con riporti di terreno di origine antropica in due determinate aree del territorio comunale, il settore meridionale del lungolago e in località Arena. Tali zone sono caratterizzate dalla presenza di terreni di riporto recenti ed attuali, di varia litologia e granulometria, in zone a morfologia pianeggiante (lungolago) o con argini (località Arena).
Il sistema idrografico cmunale è schematicamente inquadrabile in due distinti ambiti territoriali: il settore centrale e il settore delle colline. Il settore centrale, morfologicamente pianeggiante e costituito da depositi lacustri e postglaciali, si caratterizza per un reticolo idrografico ben sviluppato costituito da fossi e canali, presumibilmente ad utilizzo agricolo o realizzati per la bonifica delle aree acquitrinose.
Per quanto riguarda il settore delle colline, ad est e a ovest del territorio comunale, si caratterizza per corsi d'acqua rettilinei che hanno spesso origine da sistemi sorgentizi (es. loc. Aicardi-Magatta) impostati al contatto tra i depositi glaciali superficiali e il sottostante substrato roccioso.
L'approvvigionamento idrico idropotabile è attualmente garantito dal prelievo di acque sotterranee in Comune di Taino (pozzi Zinesco).
Angera è un paese molto particolare e "gettonato" dal punto di vista turistico ed è interessante per gli aspetti di carattere geologico, che come detto si distinguono facilmente osservando i suoi due "alti", il Monte San Quirico e il Monte della Rocca.
Dr. Paolo Pozzi
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