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La potatura delle piante in ambito urbano

Il verde urbano è un settore a sé stante nell'ambito delle discipline agrarie, le piante non devono produrre come nella realtà agricola, bensì devono fornire servizi agli umani che vivono nei centri abitati.

Per questi motivi le piante vengono messe a dimora per durare nel tempo, devono essere in salute e vengono presi in considerazione sia gli aspetti legati all'assenza di malattie che quelli legati alla vitalità.

Le persone che si occupano delle manutenzioni e delle cure alle piante sono gli arboricoltori ed i tecnici, i primi applicano le cure ed eseguono gli interventi di manutenzione, i secondi eseguono indagini e prescrivono interventi. L'arboricoltura si fonda su attitudini e conoscenze che fanno riferimento a processi logico-deduttivi, le conoscenze non possono essere applicate in modo mnemonico, ma adeguate a seconda dei casi. Accanto a modalità lavorative logico deduttive trovano spazio l’esperienza, l'aggiornamento e l'analisi dello stato di fatto.

Le operazioni che si eseguono alle piante sono potature, distribuzione di sostanze alle radici o alla chioma, interventi al suolo, interventi curativi per le malattie.

Le potature in ambito urbano devono perseguire obiettivi, prima degli interventi è necessario avere ben chiaro quali siano gli obiettivi da realizzare tramite gli interventi. Ad esempio alcuni obiettivi potrebbero essere contenimento delle dimensioni, diminuzione dei rischi di rottura della chioma, minori intralci con il traffico veicolare e con le persone, miglioramento della salute delle piante, contenimento delle malattie, ecc.

Secondo la scuola anglosassone gli obiettivi delle potature in ambito urbano sono: riduzione dei rischi di rottura e riduzione dei danni in caso di eventi ventosi straordinari, riduzione dei rischi per gli umani, permettere una più sicura frequentazione delle aree a verde, incrementare la luce che arriva al suolo al di sotto delle piante, mantenimento della salute dei vegetali legnosi.

Dopo aver stabilito gli obiettivi da raggiungere è necessario determinare la dose (quanto si taglia) e la frequenza di intervento. Successivamente un piano pluriennale delle manutenzioni e scelta del metodo più appropriato di potatura adeguato al caso specifico.

I diversi sistemi di potatura che si applicano alle piante legnose in campo urbano sono i seguenti:

1. Contenimento.

2. Diradamento.

3. Innalzamento della chioma.

4. Rimozione parti disseccate.

5. Rimozione di parti malate.

6. Rimozione di difetti strutturali.

7. Mantenimento di forme obbligate.

8. Potatura in funzione della specie.

9. Selezione apicale di rami.

10. Pollarding o testa di salice.

11. Tagli di radici.


Le tipologie di potatura secondo la scuola anglosassone sono le seguenti: Structural pruning, Cleaning, Thinning, Raising, Reducing, Balancing, Root pruning, Palm pruning, Pruning to restore.

Per contenimento è inteso un intervento di spuntatura dell'ultima vegetazione formatasi, senza eseguire selezione dei rami. È un metodo utilizzato da sempre ma un po' in disuso, perché applicabile a poche specie arboree senza provocare danni. Alcune specie che si prestano a questi interventi sono ad esempio la Magnolia sempreverde, il Leccio, l'Agrifoglio e poche altre. Èevidente che è importante il diametro dei tagli da eseguire, sempre contenuti. La posizione di lavoro è esterna alla chioma e l'intervento viene eseguito con autoscala.


Per diradamento si intende l'eliminazione di rami a piccolo diametro interni alla chioma, l'intervento è eseguito dall'interno da operatori tree climber. Il sistema di lavoro è più moderno, applicabile a molte piante, soprattutto conifere, permette di diminuire il rischio di cedimento di rami quando sottoposti a forze esterne in specie suscettibili (la maggior parte delle Conifere con rami laterali di grosse dimensioni). Le specie che si prestano al tipo di potatura sono Cedri, Chamaecyparis e Calocedri. Negli Abeti il sistema non è applicabile.


L'innalzamento della chioma è un sistema di potatura normalmente eseguito negli anni successivi alla messa a dimora definitiva, ad esempio nelle piante dei viali alberati, per evitare intralci ed interferenze con il traffico veicolare. Spesso è un intervento risolutivo e non serve nessun altro sistema di potatura, la parte alta della chioma rimane intonsa. Anche in questo caso di particolare importanza sono i diametri dei tagli eseguiti.


La rimozione delle parti disseccate è importante nei casi in cui le piante si trovano in aree altamente frequentate, quali parchi urbani e viali alberati. Vengono rimosse solo le parti disseccate, nessun altro intervento di potatura viene applicato. L'obiettivo è permettere un passaggio più sicuro con diminuzione dei rischi.

Nel caso invece di rimozione di parti malate l'obiettivo è migliorare la salute delle piante, alcune malattie possono essere contenute trami te eliminazione di alcune parti. È il caso ad esempio dei cancri corticali, specie suscettibili sono Castagno, Faggio, Quercia.


La rimozione dei difetti strutturali aumenta la sicurezza, per questo tipo di potatura sono necessari operatori esperti, è un tipo di potatura molto selettivo e servono conoscenze avanzate riguardanti l'arboricoltura e la morfologia degli alberi. Difetti strutturali sono ad esempio biforcazioni e fenditure longitudinali (Cracks).


In alcune piante vengono impostate forme artificiali durante la fase vivaistica, per simulare oggetti o, negli ultimi anni, per formare macrobonsai. Il tipo di potatura eseguito, anche definito "ars topiaria", ha l'obiettivo di mantenere nel tempo la forma, evitando tagli di grosse dimensioni che determinerebbero l'insorgenza di malattie dei tessuti legnosi.


Per potatura in funzione della specie è intesa l'applicazione di un sistema piuttosto che un altro a seconda della specie. Ad esempio per conifere è adeguata la potatura di diradamento, per Abete diradamento di rami interi, per latifoglie selezione apicale dei rami.



La selezione apicale dei rami si distingue da altri tipi di potatura, ad esempio da quella denominata "taglio di ritorno", per la posizione dell'operatore che è interna alla chioma in posizione sub apicale.

L'operatore seleziona alcuni rami da tagliare, gli altri rimangono integri, non spuntati.

Normalmente i tagli sono eseguiti qualche metro all'interno della chioma partendo dagli apici.


Il Pollarding è un valido sistema per mantenere ridotte piante di prima grandezza potenziale, con eliminazione frequente (1 o 2 anni) di tutta la vegetazione che si è formata. Per essere eseguito correttamente i tagli devono essere di piccole dimensioni.

L'eliminazione frequente della vegetazione determina l'impossibilità alla fioritura, poiché in generale i fiori fuoriescono da gemme che si sono formate l'anno precedente.


Il taglio di radici fa riferimento all'eliminazione di radici malformate, che potrebbero dare problemi legati alla stabilità nella pianta adulta, ad esempio radici avvolgenti.



Dr. Luciano Riva




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